Calcolare il costo luce in kWh per verificare il risparmio energetico di un impianto elettrico

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La gestione dell’energia elettrica richiede un monitoraggio consapevole che passa dall’analisi del costo luce kWh e arriva all’utilizzo ottimale degli elettrodomestici. I moderni impianti elettrici sono un aiuto importante in questo senso, perché progettati per ottimizzare il consumo, evitando sprechi di materia prima.

Basti pensare alla possibilità di installare apparecchi wireless in grado di registrare dati sull’impiego di energia e di impostare delle soglie massime di consumo energetico.

Come si calcola il costo luce kWh?

Quando si legge una bolletta si rischia di restare disorientati, perché il totale comprende non soltanto il costo della materia prima ma anche varie voci di spesa aggiuntiva. Come si calcola quindi il costo energia elettrica? Ovvero, come faccio a trovare il costo del kWh del mio fornitore?

Il procedimento per conoscere il prezzo unitario è semplice: basta dividere il totale complessivo per il numero di chilowattora consumati nel periodo di riferimento.

In questo modo avrai una panoramica esatta del prezzo dell’energia, al netto di IVA e spese accessorie.

Si tratta del primo passo di un’indagine che ti consigliamo di proseguire: adesso che hai il costo luce kWh puoi analizzare i fattori che incidono maggiormente sulla tua bolletta e prendere i provvedimenti del caso.

Costo kWh e fasce orarie

Il prezzo dell’energia elettrica varia anche in relazione alle fasce orarie, ciò significa che il costo kWh in F1 ha un peso più alto in bolletta rispetto alla medesima unità consumata in F3. Per orientarti, ecco uno schema delle fasce orarie applicate dai gestori:

  • F1: dalle ore 8 alle 19 (dal lunedì al venerdì).

  • F2: dalle ore 7 alle 8 e dalle ore 19 alle 23 (dal lunedì al venerdì); dalle ore 7 alle 23 (il sabato). Festività escluse.

  • F3: da mezzanotte alle 7 e dalle ore 23 alle 24 (dal lunedì al sabato). H24 la domenica e i giorni festivi.

  • F0: H24 tutti i giorni della settimana (tariffa monoraria).

Mercato a maggior tutela e libero mercato: cosa cambia nel costo dell’energia?

Un altro aspetto da considerare quando analizzi i costi di gestione della bolletta luce è la distinzione fra mercato libero e mercato a maggior tutela. Ricordiamo che dal luglio 2007 il mercato energetico italiano è stato liberalizzato. Ciò significa che ogni utente può scegliere in autonomia le migliori offerte dei fornitori luce e gas sul libero mercato.

Viceversa, nel mercato tutelato i prezzi vengono stabiliti dall’ARERA, che stabilisce dei limiti entro i quali i vari gestori modulano le proposte di vendita di luce e gas.

Ricordiamo che il mercato a maggior tutela è già stato cessato per le aziende, mentre le utenze domestiche avranno il passaggio obbligatorio al mercato libero il 1° gennaio 2023.

In ogni caso la lettura consapevole della bolletta è necessaria, perché le spese di ogni singolo fornitore, afferenti ai servizi offerti, comportano delle bollette molto diverse anche a parità di costo kWh luce.

Per conoscere i prezzi del mercato tutelato clicca qui. Mentre per valutare l’offerta luce più conveniente per le tue esigenze, ovvero quella ottimale in relazione a consumo e budget, può essere una mossa intelligente cominciare con i comparatori online.

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